Mario Rizzi

MARIO RIZZI

Nei quadri di largo respiro di Francesco Paolo Stravato giocano un ruolo primario le figurazioni di donne nude che, quasi sempre, la fanno da padrone, occupando un posto centrale e preminente.

La figura femminile è, a volte, dipinta racchiusa in un embrione (Millennium), bisognosa di protezione come una fragile bambina.

In altre circostanze, le donne sono state ritratte in una posizione di dolce abbandono o di pacata serenità, come nel quadro Oblìo, dove nuove cellule, ormai mature, si sono staccate dal cordone ombelicale per vagare nel cosmo onirico, alla ricerca di nuovi lidi.

Nel quadro Oltre il muro la donna è posizionata vicino ad una colonna, in un evidente segno di resa, mentre Al di là del muro la vita continua. L’esistenza viene rappresentata da foglie, da un fiore di cardo, da due stalloni e da due mele, che simboleggiano i glutei di una figura femminile “piegata” alla prorompente voluttà del maschio (cavallo)…

I dipinti di Stravato sono la testimonianza di emozioni irripetibili, di uno stato d’animo e di sentimenti che nascono improvvisamente davanti ad una tela bianca…

Egli predilige fermare sulle tele, come una denuncia, la vita delle donne, spesso intrise dal dolore, dall’angoscia o dal tradimento, che l’esistenza o, per dir meglio l’uomo, quotidianamente infligge loro.